Sintomi più comuni delle allergie primaverili
Le allergie sono il risultato di una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, i così detti allergeni.
Gli allergeni sono di natura molto diversa tra loro: pollini, polvere, spore, muffe ma anche determinati tipi di cibo, alcuni materiali, acari e altri insetti.
Noi potremmo introdurre un allergene mangiandolo, respirandolo, toccandolo, insomma per qualunque via lui ci raggiunga noi, se predisposti, manifesteremo una reazione che tutti conosciamo come “reazione allergica”.
Le più frequenti manifestazioni delle allergie sono:
- rinite allergica, ovvero un raffreddore persistente con chiusura e irritazione delle vie respiratorie nasali
- asma bronchiale e difficoltà respiratorie
- irritazioni della pelle come orticaria, dermatite atopica e dermatite da contatto
- nausea, vomito, disordini intestinali persistenti
- nei casi più gravi, anafilassi e shock anafilattico, reazioni allergiche di elevata intensità e gravità, che possono anche rivelarsi fatali.
Quali sono le cause delle allergie primaverili?
Nel corso di ogni stagione, assistiamo alle fioriture di varie specie vegetali, ma è con l’arrivo della primavera, nei mesi primaverili di marzo, aprile e maggio, che assistiamo all’impennata delle allergie da polline.
Questo è il maggior periodo di fioritura.
Le piante producono e immettono nell’ambiente i diversi tipi di polline, permeano l’aria in grandi quantità, saranno questi pollini ad entrare nelle vie respiratorie e a provocare nei soggetti allergici una reazione abnorme.
Normalmente, un allergene che raggiunge le vie respiratorie di un soggetto non allergico, non determina conseguenze, è nelle persone allergiche che il contatto con i pollini causa:
- Rinite allergica, comunemente conosciuta come “raffreddore da fieno”
- Orticaria
- Rush cutanei
- Crisi respiratorie (asma allergica).
L’allergene entra nel corpo ed è l’istamina, il mediatore chimico, rilasciato nel sangue che innesca la cascata di eventi che porteranno ai fastidi sopra elencati.
L’istamina entra in circolo per contrastare la presenza dell’allergene, che riconosce come nocivo per il soggetto allergico.
Ogni soggetto è predisposto in modo maggiore o minore allo sviluppo di allergie, che possono presentarsi fin dalla nascita, oppure aumentare così come diminuire, nel corso della vita.
Le abitudini di vita, l’ambiente a cui si è esposti e il regime alimentare possono poi contribuire ad intensificare lo sviluppo di determinate allergie.
Rimedi efficaci per contrastare l’allergia primaverile
Non si guarisce da un’allergia ma si possono limitare gli effetti devastanti che provoca.
Il rimedio per eccellenza è l’uso dell’antistaminico, ovvero il farmaco che è in grado di bloccare il rilascio dell’istamina.
Ma esistono comunque una serie di norme di comportamento che possono aiutare a minimizzare se non addirittura a contrastare le allergie primaverili.
Rimedi naturali
Il mondo della natura mette a nostra disposizione i cosiddetti principi attivi adattogeni. Ne abbiamo parlato nell’articolo in cui affrontavamo il tema del “come aumentare le difese immunitarie”.
Queste sostanze consentono di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell’organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli agendo sulle cause che possono dare origine a squilibri.
Tra gli adattogeni più efficaci troviamo Ginkgo, Rodiola, Guaranà, Eleuterococco.
Consigli comportamentali
Nei periodi che precedono la primavera, al fine di minimizzare le reazioni allergiche, si dovrebbe evitare di mangiare cibi che per loro natura si definiscono “allergizzanti” proprio perché stimolano il rilascio di istamina.
Tra questi troviamo formaggi, salumi, pesce, pomodori, fragole e cioccolato.
Di contro altri cibi inibiscono il rilascio di istamina, come mele, carote, uva, alimenti ricchi di omega 3 e cereali senza glutine.
Gli acidi grassi omega 3, che spesso tiro in ballo nei miei articoli, sono modulatori dell’infiammazione e spesso aiutano a rafforzare l’organismo anche contro le allergie.
Fonti sicure di omega 3 sono ad esempio i semi di canapa e l’olio di semi di lino. Meglio ancora assumerli come integratori in quanto si trovano estratti e purificati per evitare effetti avversi.
Trattamento farmacologico
Quelli che vanno trattati sono i classici sintomi della reazione allergica stagionale. Il nostro corpo reagisce ai pollini, alle graminacee con:
- raffreddore, naso che cola, occhi che lacrimano, tossi stizzose, iperproduzione di catarro.
I farmaci che si utilizzano per le reazioni allergiche sono sia da banco (OTC) e quindi non suscettibili di ricetta medica, sia soggetti inderogabilmente a prescrizione. Alcune volte hanno gli stessi principi ma con dosaggi più bassi che consentono l’acquisto anche sotto consiglio del farmacista.
Gli antistaminici sono la categoria più utilizzata ed efficace per tenere a bada i sintomi causati dalle allergie stagionali.
- A livello topico sono molto usati i colliri e gli spray/ gocce del naso.
- A livello sistemico in compresse o gocce pediatriche, con l’unico inconveniente della sonnolenza che, soprattutto gli antistaminici di vecchia generazione, possono indurre. Per questo è consigliabile assumerli la sera: il loro effetto viene comunque garantito da una cessione costante per 24 ore ma non si rischia di avere sonnolenza durante il giorno.
Come tutti i farmaci che possono indurre sonnolenza non vanno associati ad alcoolici e bisogna stare attenti ad associarli con altre categorie farmacologiche.
Chiedere sempre chiarimenti al banco in farmacia e al proprio medico curante anche per quelli non soggetti a prescrizione.
Un’altra categoria di farmaci che si utilizza nelle allergie è quella dei bloccanti i leucotrieni: il Montelukast agisce bloccandone la produzione e riducendo così la produzione di catarro che alimenta le riniti e le tossi allergiche.
Molto utilizzati i cortisonici sia da soli che in molti spray nasali associati a decongestionanti o antistaminici. I cortisonici sono soggetti sempre a ricetta medica.
Misure preventive
Una persona allergica dovrebbe utilizzare materassi e cuscini in tessuti anallergici.
Pulire la casa con un’aspirapolvere con filtri HEPA e pensare di affrontare la spesa di un depuratore dell’aria certificato, in modo da ridurre drasticamente gli allergeni e minimizzare le reazioni allergiche.
Quando rivolgersi al medico o al farmacista?
Il farmacista può dispensare tutto ciò che non suscettibile di ricetta ha quella potenza farmaceutica sufficiente a tamponare i sintomi improvvisi o comunque più leggeri di un’allergia.
Sarà lui stesso a consigliarvi una visita dal medico di base il quale a sua volta saprà, con una visita accurata, stabilire la necessità di approfondimenti specialistici.
L’allergologo, l’immunologo, lo pneumologo. Le visite se necessarie seguiranno un iter specifico e graduale. Il tutto per valutare in maniera approfondita e corretta l’eventuale stato allergico, improntare la terapia più corretta e stabilire un iter di controlli nell’arco dell’anno.
Al prossimo articolo,
Dott.ssa Marta Rovere
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