Come fare e come leggere il tampone fai da te

come fare il tampone fai da te

Il tampone fai da te è utile per capire se i sintomi che si hanno siamo dovuti all’influenza, al raffreddore al Covid.

Cos’è il tampone rapido e come funziona

Il tampone rapido è un test antigenico che rivela la presenza di proteine virali SARS-Cov-2 nel muco nasale o nella faringe. Si acquista in farmacia, si esegue in autonomia ottenendo così un’autodiagnosi di Covid-19 senza muoversi da casa. Quello che si acquista è un kit pronto accompagnato da semplici istruzioni che consentirà in pochi minuti di avere un risultato di positività o negatività facilmente interpretabile anche da personale non sanitario. Vediamo insieme come funziona.

Come fare il tampone rapido in casa

Per eseguire il test nasale nel modo corretto è importante seguire questi quattro passaggi:

  1. Igienizzare le mani e riporre su un piano pulito e disinfettato il materiale contenuto nel kit; 
  2. Aprire il tampone fai da te e inserirlo all’interno della narice per circa 2 cm, ossia in corrispondenza del segnale riportato sul tampone. Ruotarlo nella cavità per 5-6 volte e ripetere l’operazione anche nell’altra narice; 
  3. Inserire immediatamente il tampone nella provetta contenente la soluzione reagente, premendolo sul fondo e girandolo per 10 secondi
  4. Riversare sulla linguetta (in corrispondenza della goccia) il liquido e lasciarlo in posa 15 minuti.

Per il tampone orofaringeo sarà invece necessario strofinare delicatamente quest’ultimo contro la mucosa della faringe e delle tonsille su ambo i lati e contro la parete della gola, senza toccare la lingua.

Questo spesso è il metodo da preferire nei bambini che si muovono molto per paura del tampone nasale. La superficie dell’oro-faringe si raggiunge più agevolmente e si evitano falsi risultati causati da un prelievo non corretto. Anche gli adulti che avvertono dolorabilità della mucosa nasale causata spesso dalla sintomatologia da raffreddamento, causa principale che fa sospettare la presenza del virus SARS-Cov spesso optano per prelevare il campione con questa metodica.

Come leggere correttamente il risultato

I test hanno due bande una di controllo C ed una per il risultato T. Esattamente come nei test di gravidanza.

La banda di controllo C
è la prima che deve comparire: non importa il livello di intensità della colorazione, anche se flebile, la sua comparsa indica che il test è stato eseguito correttamente, quindi se non dovesse manifestarsi nella finestra C, il test sarà da ritenersi non valido.

La banda dell’indicatore nella finestra T comparirà, in caso di test positivo, dopo un tempo indicato sulla confezione e che comunque non supera 3-4 minuti. 

  • POSITIVO: in questo caso si vedrà una banda, più o meno netta, di colore violaceo-rosso a significare la presenza dell’antigene Sars-Cov-2 e la certezza della positività al Covid-19.
  • NEGATIVO: se non compare nulla significa che il test non ha rilevato antigeni virali e quindi si è negativi.

È importante rispettare l’esatto tempo indicato dall’azienda produttrice nel foglietto di accompagnamento del kit, poiché l’esito potrebbe essere dubbio o non più leggibile oltre il periodo indicato, invalidando il risultato dell’auto-test Covid.

Quando è necessario fare un tampone antigenico?

Il motivo principale per cui eseguire un tampone antigenico in casa è sicuramente la presenza di sintomi tipici dell’infezione da Covid-19, il secondario sarebbe l’avvenuto contatto diretto con un positivo

In tal caso la prima cosa da fare è quella di isolarsi ed eseguire il test almeno dopo tre giorni dell’avvenuto contatto diretto. 
Il tampone fai da te è sicuramente un primo screening che accorre in aiuto per verificare una sospetta infezione da Covid-19.

In caso di positività poi al tampone fai da te è necessario segnalarlo al proprio medico di medicina generale che farà validare il risultato mediante un tampone molecolare.
È possibile acquistare il kit con il tampone fai da te in farmacia, al supermercato ma anche online, facendo attenzione al fatto che presenti il marchio di validazione CE.

Quanto è affidabile?

Statisticamente è stato dimostrato che la capacità del test antigenico rapido di rilevare correttamente la presenza di componenti virali di SARS-CoV-2 (sensibilità) è inferiore rispetto a quella del test molecolare in RT-PCR, e questa inferiorità è particolarmente evidente in presenza di ridotte quantità di componenti virali nel campione in analisi.
In alcune situazioni, quindi, il test antigenico rapido può fornire dei risultati falsi negativi e seppur con estrema rarità falsi positivi rendendo necessario per alcune categorie di pazienti molto fragili l’ulteriore approfondimento con indagini molecolari.

Le varianti virali circolanti in Italia (inclusa Omicron) non dovrebbero influire sulla capacità diagnostica dei test antigenici, in quanto questi rilevano componenti del virus (la proteina del Nucleocapside, N) interessata solo marginalmente da mutazioni. Se in futuro ulteriori mutazioni a livello della proteina N emergessero, si renderà necessario valutare l’eventuale influenza sui test antigenici ed una loro modifica.

Rileva la variante Omicron?

Alla luce di quanto sopra detto, ovvero che i test antigenici rapidi rilevano la componente del virus meno interessata da mutazioni, cioè la proteina N del nucleocapside, possiamo ritenere validi questi test anche per la variante Omicron che attualmente è la statisticamente più circolante.

Dott.ssa Marta Rovere

ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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