L’abbassamento delle difese immunitarie si manifesta con dei sintomi aspecifici che ricordano lo stato influenzale: raffreddore, febbre, dolore alla gola, spossatezza e mal di testa. Le cause possono sottendere una patologia come essere legate a qualche carenza vitaminica o anche ad uno scorretto stile di vita. Come possiamo agire quando il nostro corpo non è reattivo? Ma soprattutto come possiamo capire se questi malesseri siano collegati ad un basso funzionamento del nostro sistema immunitario?
Cosa si intende per difese immunitarie basse?
Parlando di difese immunitarie basse si parla di una vera e propria patologia: la leucopenia, cioè la diminuzione di globuli bianchi nel sangue. Quest’ultimi svolgono un ruolo importantissimo, sono infatti la vera arma di difesa del nostro corpo contro gli agenti patogeni.
Il nostro sistema immunitario ha 3 funzioni:
- Proteggere il nostro organismo da patogeni esterni.
- Eliminare le cellule ormai vecchie e globuli rossi inutili.
- Rimuovere le cellule tumorali.
Nel nostro organismo abbiamo organi linfatici primari, come i globuli bianchi ed organi linfatici secondari, che intrappolano materiali dannosi poi eliminati dai globuli rossi.
Questi sistemi lavorano insieme per proteggere la salute e il benessere del nostro organismo dai malanni di stagione o da infezioni.
Cause dell’abbassamento delle difese immunitarie
Ci sono diverse cause che fanno abbassare le nostre difese immunitarie e possono essere patologiche e non patologiche.
Le cause patologiche indeboliscono o distruggono i globuli bianchi e hanno origine da un’alterazione del sistema immunitario.
Le cause non patologiche hanno spesso origine dallo stile di vita e possono essere:
- Stress
- Carenza di vitamina B12
- Determinati periodi della nostra vita
- Uso di antibiotici
- Freddo e cambio di stagione.
Sintomi delle difese immunitarie basse
Avere le difese immunitarie basse non significa solamente ammalarsi frequentemente ma anche incorrere più spesso in altri disturbi come per esempio mal di gola o raffreddore che abbassano la nostra qualità di vita.
Altri sintomi derivanti da questo problema sono:
- Senso di debolezza e stanchezza
- Dolori muscolari e mal di testa
- Caduta dei capelli
- Anemia
- Pelle secca e disidratata.
Quali rischi si corrono?
Quando si hanno le difese immunitarie basse il nostro corpo è più sensibile alla proliferazione di virus e batteri, predisponendosi quindi ad infezioni o infiammazioni alle vie respiratorie ma anche all’apparato intestinale.
Soprattutto nei bambini nei primi anni di vita e nei neonati dove il sistema immunitario dei neonati non è completamente sviluppato.
Gli anticorpi passano attraverso il latte materno che fornisce al bambino la quantità di anticorpi necessari. Certo anche la mamma deve sostentarsi in questo periodo molto stressante sia a livello fisico che psicologico.
L’allattamento artificiale, tanto demonizzato in tempi recenti, ha salvato molte situazioni complicate in cui il latte materno era insufficiente, o troppo poco nutriente. Spesso si è rivelato una scelta saggia per una ripresa corretta delle difese immunitarie di madre e figlio. In seguito, il sistema immunitario del neonato imparerà a riconoscere e a difendersi autonomamente da malattie e infezioni virali.
In questa fase della crescita del bambino, bisognerebbe evitare anche l’uso smodato di antibiotici, questo perché il sistema immunitario e gli anticorpi hanno una memoria immunitaria che gli permette di riconoscere l’antigene che lo aggredisce da cui si difende con la creazione di linfociti, cellule deputate all’immunità acquisita. Evitiamone dunque l’assunzione anche in caso di semplici raffreddori!
Anche gli adulti dovrebbero farne un uso coscienzioso per evitare la così detta “farmaco resistenza” che ci renderà, in un futuro non molto lontano, tutti più aggredibili da super batteri divenuti ormai resistenti a tutti gli antibiotici esistenti. Scenario apocalittico? Non più di quanto si creda.
Quando è il nostro medico a prescriverci antibiotici, questi andranno sempre associati all’assunzione di fermenti lattici che ci aiuteranno a proteggere la nostra flora intestinale aumentandone le difese.
Quando tutte queste precauzioni non dovessero bastare, possiamo ricorrere all’uso di un integratore alimentare. Che possa aiutare il nostro corpo a reagire agli sbalzi di temperatura, ai cambi metereologici, allo stress ossidativo che predispone il nostro organismo all’attacco da parte di agenti esterni.
È importante supportare il proprio sistema immunitario durante tutto l’anno e non solo nel periodo invernale, per garantire al nostro organismo la scorta di micronutrienti utili al nostro sistema immunitario. Ed è importante non ricorrere troppo facilmente ad uso di integratori alimentari che se non scelti con cura o peggio se assunti quando non servono possono addirittura essere dannosi.
Esami e Diagnosi
Solo un medico può capire se davanti a lui ci sia un semplice abbassamento delle difese immunitarie o un quadro di immunodeficienza da accertare. La sua anamnesi ed il suo esame obiettivo saranno integrati da esami della funzionalità immunologica. L’esame prenatale è disponibile per molti disturbi ed è indicato in presenza di anamnesi familiare di immunodeficienza e se la mutazione è stata identificata nei membri della famiglia.
Verranno affiancati da test di laboratorio quali: Emocromo con formula, misurazioni quantitative delle immunoglobuline (Ig), titoli anticorpali, prove cutanee per l’ipersensibilità ritardata. Da qui, sempre muovendosi per step, il medico saprà come aggiungere ulteriori approfondimenti o se già poter escludere un’immunodeficienza grave.
Come aumentare le difese immunitarie
Il primo rimedio è sempre quello di adottare uno stile di vita sano.
Un’alimentazione corretta dove vengano consumati con la giusta frequenza frutta, verdura, cereali integrali e yogurt a cui magari associare l’assunzione di fermenti lattici, limitando il consumo di cibi grassi, è la prima medicina.
Importante anche il giusto apporto di vitamine per il sistema immunitario.
La vitamina E è presente negli alimenti ricchi di grassi, sia animali che soprattutto vegetali (semi, frutta a guscio e relativi oli). La vitamina E è essenziale anche per lo sviluppo dei nervi, la fertilità, la salute della pelle e l’immunità.
Gli alimenti ricchi di vitamina C come gli agrumi, lo zenzero, i peperoni e i kiwi, sono altrettanto importanti.
La vitamina C, o acido ascorbico, appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, quelle cioè che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione. Grazie ai suoi forti poteri antiossidanti, la vitamina C innalza le barriere del sistema immunitario e accorcia l’episodio influenzale. Sempre però sottolineando che non bisogna abusare nella sua assunzione, per non creare problemi ai reni.
Oltre a sciogliersi nell’acqua, la vitamina C è sensibile alle alte temperature, per cui si perde del tutto in caso di cottura in acqua, la si trova infatti nei cibi freschi. Aiuta anche l’assorbimento del ferro, uno dei minerali fondamentale che costituisce emoglobina e mioglobina, le proteine che trasportano l’ossigeno nel corpo.
Oltre al ferro anche il selenio è un minerale importante per rafforzare il nostro sistema immunitario.
Continuando a parlare di stile di vita sano aggiungiamo che a un’alimentazione corretta dovrebbe sempre essere associata una moderata attività fisica. Importante anche il riposo e le giuste ore di sonno.
Il corpo umano processa le proteine introdotte con la dieta durante il sonno. Non è un mistero che da sempre per combattere lo stress, fonte inesauribile di radicali liberi, serva un giusto livello di riposo. Uno dei casi in cui “non fare niente” si dimostra la scelta giusta.
Possono essere utili anche gli integratori per le difese immunitarie, ma mai eccedere. Non sono sempre necessari e spesso possono addirittura essere controproducenti.
Chiedete sempre consiglio al medico e/o al farmacista di fiducia. Mentre scrivo mi piace pensare di esserlo anche per te che leggi.
Al prossimo articolo,
Dott.ssa Marta Rovere
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Salve, io sto cercando di aumentare il consumo di tuitti quei cibi che possono aiutare a rinforzare il sistema immunitario, mi chiedevo però se non fosse il caso di assumere anche degli integratori che rafforzano il sistema immunitario in vista della stagione influenzale. Su guna ho letto che ce ne sono diversi anche di origine naturale, ma quele rimedio potrebbe essere più efficace per aumentare le difese dell’organismo? Grazie
Buongiorno Cristiana. Sulle difese immunitarie si agisce su vari fronti e sempre valutando attentamente il proprio stile di vita e lo stato di salute personale. Ogni età ha le sue esigenze, ogni persona conduce una vita diversa fatta di molte abitudini diverse. Detto ciò è molto intelligente approcciare ad un’alimentazione completa e bilanciata prima di ricorrere ad un integratore. L’integratore dovrebbe compensare delle carenze oggettivate da analisi o una alimentazione non sufficiente (cosa che può avvenire per svariati e legittimi motivi). Per questo non potrei mai, online, tessere le lodi di un integratore al posto di un altro. Sicuramente quando è lo stress a causare un abbassamento delle difese immunitarie i complessi a base di vitamina B aiutano molto, quando non si mangiano sufficienti quantità di frutta e verdura servono molto di più gli antiossidanti. E così via. In linea di massima in natura e negli alimenti troviamo tutto. Quindi bilanciare la dieta rimane la scelta primaria da fare. Grazie di averci scritto.