I funghi della pelle per alcuni soggetti sono una condizione cronica con cui convivere, in realtà con questi miceti conviviamo tutti ma solo per alcuni la “convivenza” diventa “occupazione”. Scopriamo insieme perché e approfondiamo l’intero argomento.
Cosa sono i funghi della pelle (o micosi cutanee)?
I funghi della pelle sono dei microorganismi, noti come miceti o lieviti, che colonizzano la pelle e la invadono quando trovano le condizioni di PH per loro ottimali.
Questi funghi sono saprofiti, ovvero vivono sempre sulla nostra pelle e sono dei commensali del soggetto ospitante ma solo in determinate condizioni predisponenti diventano microrganismi opportunisti.
Ciò accade soprattutto quando le difese immunitarie dell’organismo si abbassano oppure quando per errate abitudini di igiene viene ad alterarsi così tanto il PH della pelle da favorire la proliferazione fungina.
Sono contagiosi?
Generalmente, le micosi cutanee sono superficiali e causate da dermatofiti o lieviti.
I miceti si trasmettono con grande facilità. Quasi tutte le specie, come detto, si comportano da opportuniste, quindi sono in grado di prendere il sopravvento nelle situazioni di immunosoppressione causate da:
- terapie antibiotiche
- uso di cortisonici
- chemioterapia.
In più aggiungiamo che i funghi della pelle proliferano in presenza di temperature calde, elevata umidità, eccesso e stagnazione della sudorazione, scarsa igiene, scorretta igiene che causano variazione del pH cutaneo.
Modalità di contagio
La maggior parte delle micosi viene trasmessa all’uomo dall’ambiente esterno, per contatto diretto tra persone o per contatto indiretto con materiali infetti. Possono anche essere trasmesse da animali (cani, gatti, bovini) o dal terreno.
Qual è la causa dei funghi della pelle?
Le infezioni fungine della pelle che si sviluppano sulle unghie delle mani e dei piedi, sulla pelle e sui capelli/peli sono causate da funghi:
- Dermatofiti (Trichophyton, Epidermophyton, Microsporum)
- Lieviti (Candida)
- Muffe (Aspergillus).
Questi funghi sono specializzati nel nutrirsi di cheratina cioè la proteina di cui sono prevalentemente costituite le unghie, lo strato corneo dell’epidermide, i peli e i capelli.
L’infezione avviene per contatto con persone o animali infetti ma i funghi dermatofiti sono presenti anche nell’ambiente, soprattutto nei luoghi umidi.
Le tigne, in particolare, sono molto contagiose e possono diffondersi anche attraverso l’uso promiscuo di indumenti, asciugamani, lenzuola, pettini o spazzole, o tramite il contatto con tappeti, pavimenti, piatti-doccia, divani e poltrone contaminati da squame cutanee o peli di persone/animali infetti.
È frequente anche la diffusione dell’infezione in altre parti del corpo per auto contagio attraverso il grattamento o per scarsa igiene.
Fattori di rischio
I fattori di rischio che favoriscono il diffondersi delle micosi sono:
- Elevata umidità della pelle per sudorazione, con alterazione del PH cutaneo
- Uso eccessivo di detergenti, che induce una perdita del film protettivo presente naturalmente sulla pelle e ne altera in pH.
- Igiene poco accurata
- Obesità
- Diabete
- Gravidanza
- Terapie prolungate con cortisonici, che possono abbassare e alterare le naturali difese dell’organismo.
Si possono prevenire?
Diverse sono le accortezze da seguire per prevenire i diversi tipi di micosi. Agire sulla pelle direttamente correggendo le abitudini errate.
Non bisogna né lavarsi poco né troppo.
- I detergenti devono essere a PH acido e poco schiumogeni. Evitare la promiscuità di asciugamani e tessuti ed il contatto diretto della pelle con superfici che potrebbero essere contaminate in quanto pubbliche. Pensiamo alle piscine, alle palestre, ai centri estetici.
- Se per manicure o pedicure ci si rivolge a professionisti, bisogna verificare che gli strumenti che utilizzano siano sterilizzati dopo ogni impiego.
- Le calzature sportive vanno lavate con cura almeno ogni 15 giorni poiché trattengono l’umidità senza favorire l’evaporazione. Aiuta molto l’uso di polveri antitraspiranti.
- Inoltre, sia per i piedi che per le mani, evitare di tagliare le unghie troppo corte, di rosicchiarle, di strappare pellicine onde evitare la creazione di piccole ferite che possano fare da brecce per le spore.
- Non utilizzare indumenti che possano aumentare l’umidità nelle zone genitali, favorendo l’ambiente ideale per un’infezione. Nel caso della sudamina nei lattanti e nei bambini molto piccoli attenersi a scrupolose routine di igiene ed astuzie comportamentali.
- Non sottovalutare anche il lavaggio e la disinfezione degli ambienti domestici.
- Controllarsi spesso, per verificare che non compaiano macchie o segni di possibile infezione.
- Una corretta e sana alimentazione, specialmente in persone obese e/o con diabete, aiuta a mantenere un buon equilibrio della flora intestinale, mantenendo alte le difese naturali dell’organismo.
- Aiutarsi con i fermenti lattici per mantenere il PH interno dell’organismo in condizioni ottimali.
Sintomi dei funghi della pelle
Macchie sulla pelle alcune volte bianche, altre color caffè latte, altre con un centro rosso ed un anello bianco intorno. Alcuni di voi le avranno già collegate al fungo che le determina altri no. Fatto sta che è molto importante sottoporsi all’esame obiettivo del medico che in base a questo saprà quale trattamento prescrivere.
Queste manifestazioni cutanee possono alle volte evolvere in vescicole (soprattutto sui piedi) che scoppiando possono determinare sovra infezioni.
Oltre alle manifestazioni cutanee, spesso i funghi della pelle, alterando la flora batterica ed infestando la cute creano anche cattivo odore, a volte prurito.
Se la infezione si mantiene a livello dermatologico non ci sono altri sintomi rilevanti. Quando invade i tessuti sottostanti perché trascurata, può generare, anche se raramente, un’infezione sistemica ed in questo caso la sintomatologia si complica.
Si può approfondire questo argomento con l’articolo sulla Candida Albicans.
Parti del corpo in cui si manifestano
Dalle zone del corpo meno areate come inguine, ascelle, sotto il seno alle zone che, pur avendo un’ampia superficie areata, vengono, in determinate circostanze di aumentata sudorazione, in contatto con indumenti bagnati.
Quando questo contatto è prolungato e accompagnato dall’attrito col tessuto anche su zone, come schiena, torace, braccia si può verificare un’infezione da fungo della pelle.
I piedi sono molto spesso interessati da infezioni fungine che determinano una desquamazione importante, la formazione di tantissime pellicine, alle volte vescicole il tutto accompagnato da un odore molto forte.
Fanno parte della categoria delle infezioni fungine della pelle anche le complicatissime onicomicosi. Queste interessano l’unghia che, per sue caratteristiche intrinseche, non viene penetrata da trattamenti dermatologici ma necessita di smalti appositi in grado di attraversarla per debellare il fungo.
Quanto durano?
Non si hanno delle tempistiche sempre uguali. Alcuni già dopo pochi giorni di trattamento vedono il miglioramento altri le trascinano per mesi.
In alcuni casi si crea una situazione cronico-recidivante. Data la natura saprofita dei miceti, basta un abbassamento delle difese in un soggetto predisposto che l’infezione si manifesta di nuovo.
Diagnosi: come riconoscere il fungo della pelle
L’esame obiettivo è spesso sufficiente alla diagnosi. Alle volte il dermatologo procede col prelievo di materiale da analizzare e per differenziare con altre infezioni può ricorrere anche all’uso di specifiche lampade a fluorescenza (lampada di Wood).
Una volta identificato il tipo di fungo della pelle responsabile della sintomatologia clinica (mediante l’esame colturale), il medico può prescrivere una terapia specifica.
Come curare i funghi della pelle
Il medico in base all’esame obiettivo indicherà la terapia idonea. La maggior parte delle volte le terapie per le infezioni da funghi della pelle sono a base di principi attivi in forma farmaceutica topica.
Creme, polveri, unguenti, soluzioni ed emulsioni.
Sono a base di antimicotici da soli o in associazioni con leggeri cortisonici che attenuano il prurito delle lesioni quando presente.
Il Clotrimazolo (Canesten) è un farmaco antimicotico di tipo azolico ampiamente impiegato nel trattamento delle micosi cutanee, come la Candidiasi cutanea, la Pitiriasi Versicolor e la tigna dei piedi e del corpo.
Anche il Miconazolo (Daktarin, Decoderm) è un antimicotico di tipo azolico largamente impiegato nella cura delle micosi cutanee provocate da dermatofiti e da lieviti come la Candida.
Il Ketoconazolo (Nizoral) è un altro farmaco antifungino di tipo azolico. Trova impiego anche nella dermatite seborroica che, come abbiamo discusso in uno dei post del blog, è collegata ad un fungo la Malassezia Furfur.
La Terbinafina (Lamisil, Lamisilmono) è un antifungino appartenente alla classe chimica delle allilamine. Il suo uso è particolarmente indicato per il trattamento di micosi cutanee provocate sia da dermatofiti che da lieviti.
La Griseofulvina (Fulcin) è un farmaco antimicotico di origine naturale, che viene impiegato nel trattamento delle micosi cutanee nel caso in cui la terapia con antifungini ad uso topico si sia rivelata inefficace. Difatti è disponibile in forma farmaceutica orale.
Gli antifungini orali sono usati soprattutto nelle micosi cutanee resistenti e nei pazienti non collaboranti o incapaci di aderire a regimi topici prolungati; le dosi di farmaco e la durata del trattamento differiscono in base alla sede e alla gravità dell’infezione.
Rimedi naturali
Sono molti i rimedi dalle proprietà disinfettanti, anti-fungini, che la natura ci offre e ci mette a disposizione. Molte case farmaceutiche hanno creato integratori basandosi su queste specificità.
L’aceto ha proprietà anti muffa e viene da secoli utilizzato per pediluvi, maniluvi e shampoo disinfettanti.
Miscele di aglio, limone e chiodi di garofano sono preparate per mix antibatterici e antimicotici.
Anche il tea tree oil e i semi di pompelmo sono utilizzati a tali scopi e si dimostrano spesso molto efficaci quando affiancati da norme igieniche consone.
Ad esempio in caso di infezione fungina eccedere con “bagni” e “ammolli” è assolutamente controproducente. L’acqua aumenta la capacità del fungo di crescere e moltiplicarsi. Quindi se voleste affidarvi alla natura, al fai-da-te e ai rimedi della nonna, fatelo pure ma fatevi guidare dal vostro farmacista. Alla prossima,
Dott.ssa Marta Rovere.
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