I sintomi influenzali cosa sono? Sono tutte quelle manifestazioni a carico dell’apparato respiratorio che identificano la presenza di un virus all’interno del nostro organismo.
Abbiamo già parlato di come discriminare tra influenza, Covid e raffreddore. In questo post ci concentreremo sui rimedi farmacologici, naturali e sane abitudini per alleviare i sintomi quando diventano molto invalidanti.
Sintomi influenzali più comuni
L’influenza è un’infezione scatenata da un virus. I sintomi più comuni che la caratterizzano sono:
- Febbre
- Astenia e debolezza
- Brividi
- Bruciore agli occhi
- Dolori Articolari
- Dolori Muscolari
- Gola secca e raucedine
- Prurito alla gola
- Mal di testa
- Naso chiuso
- Gola infiammata
- Prurito al naso
- Rinorrea
- Sudorazioni notturne
- Tosse
Cosa prendere per i sintomi influenzali: rimedi farmacologici
In farmacia la domanda più gettonata al banco quando si presentano i sintomi influenzali è sempre: “Cosa posso prendere, dottoressa?“
La mia prima risposta è ovviamente che la miglior medicina rimane il riposo.
Ma quanti di noi per un naso che cola o due linee di temperatura rimangono a casa? Molto pochi in realtà. Quindi in questo spazio parleremo un po’ dei rimedi sintomatici, quelli che nella fattività ci permettono di risolvere un naso gocciolante o una gola che pizzica. Cercheremo di capire quale sia la differenza tra FANS e antipiretico e soprattutto quando scegliere l’uno o l’altro o, se possibile, quando optare per dei rimedi naturali.
Farmaci antivirali per il trattamento dell’influenza
L’OMS limita l’uso dei farmaci antivirali a casi selezionati come pazienti con patologia cronica di base associata a sospetta o confermata infezione da virus influenzale (ad esempio polmoniti, sepsi o aggravamento di malattie croniche sottostanti). Non si ricorre a farmaci antivirali con leggerezza, men che mai per semplici sintomi influenzali.
Farmaci per il controllo della febbre e del dolore
Se la temperatura supera il 38 si ricorre ad un antipiretico. Il farmaco di elezione è il Paracetamolo che agisce anche sul dolore.
Solitamente si preferisce ad un antinfiammatorio perché presenta meno effetti collaterali e ha meno interazioni con altre categorie di farmaci. Nei bambini è sempre da preferire la supposta di paracetamolo, il cui dosaggio, indicato sulla confezione, è da scegliere in base al peso e all’età del bambino, poiché si assorbe con un meccanismo tale da essere meno pesante a livello epatico.
Il farmaco Paracetamolo è disponibile come:
- Supposte neonati 62.5 mg
- Supposte prima infanzia 125 mg
- Supposte bambini 250 mg,
- Supposte 500 mg
- Supposte adulti 1000 mg
- Compresse 500
- Compresse 1000mg
- Compresse effervescenti 500mg
- Bustine 500mg
- Compresse effervescenti 1000mg
- Bustine 1000mg
- Bustine orosolubili 500mg
- Bustine orosolubili 1000mg
- Sciroppo
- Gocce pediatriche neonatali.
Il dosaggio da 1000 mg viene utilizzato solo per gli adulti e solo per la sua azione antidolorifica centrale. Per abbassare la temperatura è sempre sufficiente il dosaggio da 500 mg.
I FANS (acronimo che corrisponde a farmaci antinfiammatori non steroidei) oltre all’azione antipiretica sono anche in grado di esplicare un’azione antinfiammatoria e antidolorifica maggiore.
Sono da scegliere quando la febbre è accompagnata da uno stato infiammatorio. Cosa intendiamo con “stato infiammatorio?” Ad esempio un forte mal di gola ma anche una congestione nasale molto aggressiva.
Qual è il miglior farmaco per l’influenza?
Non esiste il miglior farmaco per l’influenza. Esiste il farmaco appropriato alla situazione, quello adatto a risolvere il nostro stato influenzale, o meglio, quello in grado di attutirne la fastidiosa sintomatologia.
Il farmaco va deciso ponderando bene il sintomo e la sua gravità. Non sempre c’è bisogno di un farmaco, ad esempio per un’abbassamento di voce può basterà una caramella naturale come il Voxyl (curiosità: pastiglia molto usata dai cantanti) che contiene erisimo (sisymbrium officinale L., summitas c. floribus), che è noto per le sue proprietà lenitive ed emollienti per la gola e per la sua azione sul tono della voce.
Quando l’abbassamento di voce è secondario ad un forte mal di gola la situazione cambia. Consultatevi sempre con il medico ed il farmacista.
Cosa prendere se la causa è il Covid?
Se la causa dello stato influenzale veniste a scoprire fosse il Covid, dovrete ricordare che altro non è che un virus della famiglia dei Coronavirus, che farà il suo decorso e la cui unica cura sarà, proprio come per gli altri virus, il riposo e l’ausilio di farmaci volti a migliorare la sintomatologia.
Quindi si sceglierà un antipiretico in caso la temperatura corporea sia molto alta e si preferirà un FANS quando i dolori muscolo scheletrici siano molto forti. Nota infatti che il FANS è sia antipiretico che antidolorifico.
Trattamenti alternativi per alleviare i sintomi influenzali
Quando i sintomi influenzali sono lievi e moderati spesso è possibile arrivare alla loro remissione con semplici accorgimenti comportamentali:
- mantenere una corretta e costante idratazione: sia in caso di virus influenzale respiratorio che intestinale. Si perdono i liquidi sia con vomito e diarrea che con l’aumento delle secrezioni respiratorie.
- Aiutarsi con bevande calde a sciogliere il catarro e liberare il naso.
- Suffumigi con acqua e camomilla per umettare le mucose e disinfettare.
- Riposarsi per lasciare al corpo le energie per debellare l’infezione.
- Umidificare l’aria degli ambienti in cui si vive.
Rimedi naturali e integratori alimentari
Aumentare le difese immunitarie e le capacità adattive del nostro organismo è sempre una buona cosa laddove sia effettivamente necessario e si riscontri uno stato carenziale ed effettivamente carente.
Mai prendere integratori passivamente. Non è detto che servano.
Quando si è in corso di influenza è molto utile assumere la vitamina C, sotto forma di spremute di agrumi e frutta fresca, oppure optare per degli integratori di questa importante vitamina antiossidante. Aiuta anche molto, se inappetenti e molto giù di tono, aiutarsi con le vitamine del gruppo B che agiscono efficacemente sul sistema nervoso migliorando lo stato di salute generale.
Importanza dell’idratazione e del riposo
Nelle best practice da applicare per guarire più velocemente c’è il fermarsi e rallentare. Dare al nostro organismo la possibilità di concentrare le energie residue per combattere l’infezione in corso è essenziale al fine di una più rapida guarigione.
La perdita di liquidi connessa con l’aumento della temperatura e la defervescenza provocata, seppur necessariamente, dai farmaci antipiretici, richiedono un apporto idrico maggiore.
Alcune volte l’acqua corporea diminuisce non per la febbre ma per la presenza di diarrea e vomito. Altre volte i liquidi si perdono per la copiosa produzione di muco e catarro.
Bere, aiutandosi anche con integratori di vitamine e sali minerali come magnesio e potassio, è una regola fondamentale per la totale ripresa fisica.
Alimentazione adeguata per rafforzare le difese immunitarie
Oltre a bere molti liquidi è necessario non mangiare troppo pesante. Il nostro organismo durante un’influenza è metabolicamente già molto impegnato a combattere l’infezione in corso.
Bisogna fornirgli i cibi giusti e bilanciati, facilmente digeribili e in grado di fornire il giusto apporto di proteine, grassi e carboidrati.
In particolare sono le proteine e gli acidi grassi omega 3 e 6 ad essere molto importanti per combattere contro un patogeno, uno stato infettivo e/o infiammatorio. Senza entrare nei dettagli biochimici si pensi che ogni enzima ha una struttura proteica ed ogni prostaglandina pro-infiammatoria e antinfiammatoria viene regolata da un giusto apporto di acidi grassi omega 3.
Prevenzione dell’influenza
E veniamo al punto in cui parliamo di prevenzione dell’influenza e dei malanni di stagione.
Alzare le difese immunitarie con la giusta alimentazione, con l’uso di integratori quando necessario è sicuramente consigliabile. Rimane sempre da considerare la vaccinazione per le categorie più a rischio di ammalarsi al fine di contenere la diffusione dell’influenza e il sovraffollarsi dei pronto soccorso.
Vaccinazione antinfluenzale
Le categorie che rischiano di più nel contrarre l’influenza sono le categorie fragili: anziani, persone con patologie cardiorespiratorie, asmatici, bambini e donne in gravidanza.
Il medico di base saprà valutare il quadro clinico e inserire il paziente nelle liste apposite dove il vaccino antinfluenzale stagionale viene passato dal sistema sanitario nazionale.
Misure preventive per evitare l’influenza
Le misure preventive per evitare di contrarre troppo spesso il raffreddore, la tosse, virus intestinali e tutto “il pacchetto” che solitamente accompagna il cambio di stagione e l’inverno sono legate alla corretta alimentazione e all’introduzione di integratori per l’aumento delle difese immunitarie.
In alcuni casi il medico valuta l’uso di lisati batterici che vadano a stimolare la produzione di anticorpi contro le infezioni respiratorie aumentando così le capacità reattive dell’organismo.
Ma in questo caso parliamo di farmaci per cui il parere medico ha un ruolo cruciale. No al “fai da te”.
Quando consultare un medico?
Quando si passa più tempo a casa influenzati che a vivere, allora bisogna andare dal medico. Perché se è normale prendere un raffreddore ad inizio stagione, non è normale cronicizzarlo per mesi.
Per non abusare di farmaci sintomatici che nell’uso prolungato scatenano molte reazioni avverse e pericolose è molto meglio consultarsi con il dottore di famiglia.
Cosa fare in caso di complicanze dell’influenza
Le complicanze dell’influenza richiedono intervento medico e specialistico. Non si possono gestire in autonomia e non vanno sottovalutate.
Quindi si consulta il medico di base e si valuta l’ospedalizzazione con i medici del pronto soccorso. Che si gestiscano le complicanze (che possono riguardare ogni apparato del corpo) in casa o in ospedale, sicuramente lo si farà sempre sotto stretto controllo medico.
Come può aiutarti il farmacista?
Il farmacista a cui ci si rivolge in prima istanza per risolvere nell’immediato e per essere guidati nella scelta del farmaco giusto da utilizzare, saprà valutare anche la gravità del caso.
Non vi farà perdere tempo aspettando che un antipiretico abbia effetto quando il quadro sintomatologico è già troppo avanzato e richiede intervento medico. Siate sinceri con il vostro farmacista-confessore e non trascinerete, spesso aggravandole, situazioni risolvibili in tempi ragionevoli.
Al prossimo articolo,
Dott.ssa Marta Rovere
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