Tono dell’umore basso: come migliorarlo con rimedi efficaci

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Il tono dell’umore basso può essere la spia di un “disturbo dell’umore” più serio o essere legato ad un particolare e risolvibile momento di down mentale. Vediamo insieme come approcciare a questo problema e risolverlo.

Cosa e quali sono i disturbi dell’umore?

I disturbi dell’umore rientrano nello spettro delle malattie mentali e al loro interno annoveriamo tutte quelle alterazioni psicologiche dell’umore i cui poli estremi sono rappresentati dalla depressione e dalla mania.

I disturbi dell’umore sono talvolta definiti disturbi affettivi e sono un insieme di patologie tra loro piuttosto differenti, ognuna con sintomi specifici e diversi ma con in comune l’alterazione patologica del tono dell’umore.

Se cerchiamo sul dizionario la parola “Affettività” la troviamo così definita:

  • quanto è pertinente o riconducibile alla sfera degli affetti.

In psicologia:

  • il complesso dinamico dei vari sentimenti.

Per poter parlare di disturbi dell’umore, è necessario che l’alterazione del tono dell’umore sia duratura nel tempo e che interferisca sulle normali funzioni sociali e lavorative della persona.

Solo in quel caso ci troveremo nell’ambito della patologia e sarà assolutamente necessario rivolgersi ad un medico specialista.

Molto comune e pericoloso per la salute mentale è “banalizzare” i disturbi dell’umore accostandoli erroneamente al “sentirsi tristi” o al “sentirsi felici”. Sottovalutandoli si fa un grave errore che spesso aggrava situazioni che, se prese in tempo, avrebbero visto o una rapida involuzione o quanto meno un controllo della loro evoluzione.

Sintomi di un basso tono dell’umore

Lo stato emotivo è rivelato dalle espressioni del volto e dalla gestualità corporea e da una serie di altri sintomi che, se colti, ci danno molte informazioni sullo stato di salute mentale di una persona.

Un tono dell’umore basso si manifesta con pensieri pessimistici e una visione negativa di sé, del mondo e del futuro. Le attività e le relazioni, prima percepite come piacevoli, ora divengono una penosa incombenza. Si verifica perdita dell’autostima e mancanza di stimoli. Si fa fatica a svolgere le normali attività.

Senza entrare nel merito dell’evoluzione patologica di questo stato, lascerò ad un altro articolo un approfondimento sulla malattia mentale, soffermandomi qui sull’aspetto non patologico di un basso tono dell’umore.

Su quel sentirsi di cattivo umore o mal predisposti che spesso ci capita di provare e che può essere causato da situazioni fisiologiche o addirittura esterne a noi.

Ecco alcuni sintomi comuni:

  • Situazioni di forte stress emotivo e fisico, determinano un abbassamento del tono dell’umore che può farci sentire maldisposti o letteralmente a terra. “Vedere tutto nero” o sentirsi spesso giù di morale sono degli stati che devono porci in allarme e portare l’attenzione sui “perché” di questo cambiamento umorale affinché non si incorra in un peggioramento dettato dall’incuria.
  • Sono molte le situazioni anche fisiologiche che portano a percepirsi in maniera molto negativa. Nella donna sono molto spesso manovrate dagli ormoni che regolano il ciclo mestruale, la menopausa e la gravidanza. Non sono condizioni patologiche ma non per questo si rivelano meno invalidanti quando toccano la sfera umorale.
  • Alcune patologie, ad esempio il diabete, alterando diversi equilibri di metabolismi importanti, inficiano l’umore.
  • Anche l’uso di alcuni tipi di farmaci determina un tono basso dell’umore.
  • Carenze alimentari.

Rimedi per migliorare il tono dell’umore

La prima cosa a cui non dobbiamo cedere è quella voglia di assecondare il nostro bisogno di chiusura. Al contrario bisogna sforzarsi di uscire, stare con le persone più care e, nel caso in cui non ci si riesca, chiedere aiuto.

Perché la prima mossa è quella di reagire alla negatività lasciandosi aiutare da persone fidate per uscire dall’isolamento. L’isolamento autoalimenta un circolo vizioso che ci porta inesorabilmente verso un peggioramento dei sintomi con un risvolto a volte patologico.

Affidarsi ad un centro di ascolto, un centro di salute mentale nel caso ci si trovi lontani dai propri affetti è la scelta più saggia per non lasciarsi trascinare sempre più giù dal nostro stato mentale.

Abitudini sane per l’umore

Sicuramente per innalzare un tono dell’umore basso sarà necessario correggere il tiro del nostro stile di vita, divenendo più organizzati nella gestione del tempo, del sonno, dei pasti, scegliendo un’alimentazione più sana e bilanciata e aiutando il nostro organismo con integratori specifici a risollevare il nostro umore.

Cibi alleati dell’umore

  • La cioccolata fondente è il “comfort food” per eccellenza in quanto ricco di triptofano ma anche antiossidanti e teobromina, dall‘effetto stimolante sull’umore inoltre l’aroma di cacao amaro stimola le endorfine.
  • Frutta secca e semi oleosi: dalle mandorle, alle noci e le nocciole, arrivando ai semi di zucca troviamo una fonte importante di vitamina B1, acido folico e zinco. La frutta secca è fonte naturale soprattutto di Omega3: anti stress per eccellenza.
  • Allo stesso modo il pesce azzurro: salmone, sgombro, cernia, merluzzo solo per fare degli esempi, rappresenta una fonte essenziale di Omega3.
  • Tra i cereali meglio scegliere l’avena dal basso indice glicemico, per contenere i picchi di insulina e, come abbiamo spiegato in molti articoli, i conseguenti picchi di cortisolo. Quest’ultimo infatti alimenta gli stati di stress.
  • Come frutta preferire le banane, i datteri, i kiwi e la frutta arancione e rossa che ha un potere anti ossidante contro i radicali liberi di gran lunga maggiore.
  • La verdura da preferire è quella a foglia verde, come broccoli e spinaci, perché hanno un elevato contenuto di vitamine e sali minerali in grado di influenzare gli stati emotivi e le funzioni cognitive.

Integratori e vitamine per migliorare l’umore

Per spiegare il tipo di integratori che vengono impiegati per agire sul tono dell’umore, bisogna spiegare come questo venga regolato fisiologicamente nel nostro corpo.

Tutto parte da un amminoacido essenziale, il Triptofano, che rappresenta il punto di partenza per la sintesi di alcune sostanze biologiche, come la serotonina e la niacina.

Attraverso la sua idrossilazione diventa serotonina ovvero un neuro trasmettitore del sistema nervoso, nota anche come “ormone del buonumore”. A sua volta la serotonina può essere convertita in melatonina, importantissima molecola coinvolta nella regolazione del ciclo sonno-veglia.

Una percentuale del triptofano alimentare viene destinato alla sintesi di niacina, meglio conosciuta come vitamina PP, coinvolta nei metabolismi cellulari che convertono i macronutrienti in energia.

Ecco perché tra gli alimenti consigliati abbiamo elencato quelli che sono fonte naturale di Triptofano ed ecco perché questa molecola è alla base di molti integratori per combattere il tono dell’umore basso.

Rimedi naturali per il tono dell’umore basso

Dalla natura arriva a sostenere un tono basso dell’umore l’Iperico, meglio noto come erba di San Giovanni, di cui vengono prese le sommità fiorite di Hypericum perforatum, una pianta erbacea che cresce spontaneamente nel periodo estivo in Europa, America settentrionale, Asia e Africa.

Gli usi tradizionali dei preparati a base di iperico per i disturbi nervosi, le affezioni della pelle e per malattie da infezioni batteriche, sono ancora ad oggi gli stessi.

L’iperico contiene una grande varietà di costituenti che, nel loro insieme, sono responsabili delle attività che gli vengono ascritte. I componenti più caratteristici sono chiamati ipericina e iperforina, e sono i maggiori responsabili dell’azione farmacologica sul tono dell’umore. Oltre a questi, troviamo flavonoidi (nello specifico quelli chiamati iperoside, rutina, quercetina e quercitrina), tannini ed un olio essenziale che agiscono come anti zanzare e antibatterici naturali.

Altre sono piante adattogene che aumentano il tono dell’umore agendo sull’aspetto energizzante: si pensi al Ginseng la cui radice sostiene corpo e mente, o al Tè verde dalle spiccate proprietà anti-ossidanti.

Solo perché provengono dalla natura non significa che questi rimedi siano da prendere senza consultare il medico. Difatti interagiscono con molte categorie farmacologiche alterandone gli equilibri.

A chi rivolgersi se l’umore peggiora?

Quando ansia e tristezza cominciano ad inficiare i nostri rapporti interpersonali, a limitarci nella vita di tutti i giorni, allora è giunto il momento di rivolgersi al medico per sottoporsi ad un esame obiettivo professionale, inquadrare il nostro disturbo ed essere aiutati fattivamente nella risoluzione del nostro malessere.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere


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Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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