Cura del glaucoma oculare: colliri, farmaci, laser e chirurgia

cura del glaucoma oculare

Il glaucoma è una malattia cronica e progressiva, seconda causa di disabilità visiva e cecità in Italia, che colpisce il nervo ottico e che può portare alla perdita della vista.

Il glaucoma è dovuto all’aumento della pressione interna dell’occhio e in limitati casi alla riduzione dell’apporto di sangue al nervo ottico. Questo nervo è deputato alla trasmissione delle informazioni visive al cervello.

Quando questo nervo viene danneggiato ce ne accorgiamo dalla perdita del campo visivo.

Dapprima la perdita interessa le zone periferiche del campo visivo e progressivamente quelle centrali, ciò compromette notevolmente la vista.

Cause: perché viene il glaucoma?

L’umore acqueo permea l’occhio e lo mantiene tonico e sano. Il suo flusso viene mantenuto attraverso un ciclo continuo di produzione e riassorbimento. Un perfetto equilibrio idraulico deputato al Trabecolato ovvero l’organo deputato al riassorbimento dell’umore acqueo.

Se si danneggia quest’organo non defluisce la giusta quantità di liquido, questo rallentamento nel riassorbimento dell’umore acqueo causa l’aumento della pressione oculare.

Sintomi del glaucoma

All’inizio il paziente non avverte alcun sintomo. Solo all’avvenuto danneggiamento del nervo ottico si percepirà il restringimento del campo ottico. Il paziente non avrà più una buona visione laterale. Questo perché il campo visivo inizia a ridursi partendo dalle aree periferiche del campo visivo. Il paziente non si accorgerà di non vedere bene lateralmente ma comincerà a colpire oggetti posti lateralmente a lui, percepirà difficoltà nel guidare e così via.

La situazione precipita in maniera rapida e soprattutto non lineare: quando la malattia si aggrava si perde la visione centrale in modo rapido e difficilmente recuperabile.

Quindi si deduce che sia molto importante non sottovalutare i primi sintomi e comunque a prescindere da quelli controllare la pressione oculare con controlli oculistici periodici preventivi.

Diagnosi: come capire che è glaucoma?

L’oculista provvederà ad una serie di esami e test volti a controllare la pressione oculare (tonometria), la vista (esame refrattivo) e il funzionamento dell’occhio anteriore in generale (pachimetria per valutare lo spessore della cornea).

In seguito potrebbero essere prescritti: lo studio del campo visivo per valutare la sensibilità retinica, L’OCT ovvero una tomografia ottica a luce coerente per verificare lo spessore delle fibre nervose intorno al nervo ottico.

La perimetria computerizzata FDT (frequency doubling technology) per valutare eventuali alterazioni o deficit del campo visivo.

Si può richiedere anche una gonioscopia per distinguere tra i vari tipi di glaucoma.

In alcuni casi particolari si prescrivono ulteriori esami:

  • test della sensibilità al contrasto e il test dei colori
  • una fluorangiografia per verificare la presenza di aree ischemiche periferiche in caso di glaucoma neovascolare
  • un’iridografia in caso di glaucoma uveitico e neovascolare
  • un’ecografia A-B scan in caso non vi sia possibilità di instillare colliri che dilatano le pupille o in caso di cataratta che renda difficoltosa l’esplorazione del fondo oculare.

Il glaucoma può portare alla cecità?

Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa ad eziologia multifattoriale. Seppur molto grave, è una patologia ancora poco conosciuta che può provocare lesioni irreversibili al nervo ottico.

Esistono diversi tipi di glaucoma, quello più frequente, il primario ad angolo aperto, asintomatico, ad andamento lento ma inesorabile, determina una progressiva atrofia ottica con perdita della funzionalità visiva. Esso decorre quasi sempre senza che il paziente si accorga di nulla. Il principale fattore di rischio è l’aumento della pressione intraoculare. I principali segni clinici sono le alterazioni della testa del nervo ottico con progressiva riduzione del campo visivo.

Esiste poi quello ad angolo chiuso che può complicarsi in un attacco acuto di glaucoma con perdita visiva improvvisa.

Ecco perché la prevenzione è fondamentale, perché se non diagnosticato in tempo può causare seri danni alla vista e, in alcuni casi, ipovisione e cecità.

Cura del glaucoma

I colliri sono il primo step terapeutico. Quando da soli non fossero sufficienti a ridurre la pressione oculare, con conseguente danno al campo visivo, si ricorre all’intervento chirurgico e in alcuni casi a trattamenti para chirurgici (laser).

Farmaci

I farmaci di prima scelta che riducono la pressione intraoculare sono: i betabloccanti, gli analoghi delle prostaglandine e gli inibitori dell’anidrasi carbonica.

I Betabloccanti sono i più utilizzati per la cura del glaucoma ad angolo aperto. Abbassano la pressione intraoculare direttamente riducendo la produzione di umore acqueo. La via topica con un collirio è consideratala somministrazione più idonea poiché minimizza gli effetti collaterali. (Betaxololo, Levobunololo, Metoprololo, Timololo, Brinzolamide ecc).

Gli analoghi delle PG esplicano la propria attività terapeutica favorendo il deflusso dell’umore acqueo, di conseguenza la pressione intraoculare tende a normalizzarsi. Tipico effetto collaterale di queste sostanze è l’iperpigmentazione dell’iride. (Latanoprost, Travoprost, Bimatoprost).

Inibitori dell’anidrasi carbonica esplicano la propria azione terapeutica inibendo la formazione dell’umore acqueo. Possono essere utilizzati sia come alternativa ai betabloccanti che come completamento di una terapia con gli stessi farmaci betabloccanti. (Acetozolamide, Brinzolamide, Dorzolamide).

Altri farmaci sono:

  • la Pilocarpina, capostipite di tutte le cure per glaucoma, anche se soppiantata da principi attivi di nuova generazione che, rispetto a lei, hanno meno effetti collaterali, viene tutt’ora molto utilizzata.
  • i Simpaticomimetici in seconda linea per la cura del glaucoma mimano, cioè, l’attività dell’adrenalina e della noradrenalina. (Brimonidina il più utilizzato).

Laser

Vengono definiti trattamenti para chirurgici quelli che utilizzano la tecnologia laser.

Entriamo in un campo molto tecnico, perché sono molti gli interventi che si possono attuare tutti estremamente specifici. Ne faccio solo un breve elenco per conoscenza senza entrare troppo nel particolare, di cui solo un chirurgo oculista ha competenze per entrare.

  • Ciclo fotocoagulazione con laser a diodi
  • iridotomia YAG
  • ALT (trabeculoplastica argon laser
  • iridoplastica laser
  • goniopuntura laser
  • argonlisi precoce delle suture del tassello sclerale.

Intervento chirurgico

La trabeculectomia è l’intervento standard per il glaucoma. Alcune volte si provvede ad impiantare un sistema drenante per l’umore acqueo.

In pazienti che presentano già gravi alterazioni del campo visivo si attua la sclerectomia profonda.

La chirurgia della cataratta in casi particolari può essere sufficiente a ridurre la pressione oculare o può agevolare la esecuzione di un successivo intervento per glaucoma.

Lo screening periodico è importante!

I soggetti più a rischio di sviluppare glaucoma, e ai quali si consiglia di sottoporsi a visite oculistiche periodiche, sono:

  • soggetti con parenti malati di glaucoma (rischio di sviluppare glaucoma che arriva anche al 10-15%);
  • soggetti aventi uno spessore corneale ridotto, soggetti con un disco ottico alterato nella sua normale anatomia;
  • soggetti con difetti del campo visivo che possono far sospettare una diagnosi di glaucoma;
  • i miopi elevati e i diabetici;
  • i pazienti che assumano compresse o eseguano iniezioni a base di cortisonici per lunghi periodi, perché l’utilizzo prolungato di questi farmaci potrebbe far aumentare il tono oculare.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere

ATTENZIONE

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Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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