Rimedi per il reflusso gastroesofageo: cure rapide ed efficaci

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Il reflusso gastroesofageo affligge milioni di persone nel mondo e nonostante sia così diffuso ancora non è così scontato che vi sia un approccio rigoroso alla sua cura e prevenzione. Vediamo in questo articolo cause, sintomi e terapie!

Cos’è il reflusso gastroesofageo?

Penso non sia eccessivo affermare che il reflusso gastro-esofageo affligga milioni di persone e che i farmaci gastro-protettori ed antiacidi siano tra i più dispensati in farmacia.

Ma cos’è il reflusso gastro-esofageo? Si può definire una condizione patologica multi-fattoriale causata da una insufficienza dello sfintere esofageo inferiore che determina una risalita di cibo semi-digerito dallo stomaco.

Sintomi del reflusso gastro-esofageo

Il materiale che risale è quindi molto acido, causa:

  • rigurgito acido
  • pirosi ovvero bruciore
  • dolore in sede retro-sternale
  • cattivo sapore in bocca
  • salivazione abbondante.

Cause del reflusso gastro-esofageo

A volte si determina per fattori anatomici (chiusura incompleta dello sfintere esofageo, ernia iatale), funzionali (secrezione gastrica eccessiva, prolungato ristagno di cibo nello stomaco) e legati alla familiarità.

L’obesità e la gravidanza sono condizioni che predispongono al reflusso per un motivo meccanico: la pressione di un addome grande infatti rende difficoltoso il transito del cibo.

Va comunque detto che chiunque può soffrire di reflusso gastroesofageo. Spesso in maniera transitoria altre volte cronicamente. In questo caso parleremo di GERD: la malattia da reflusso gastroesofageo caratterizzata dalla cronicità del reflusso.

Fisiologicamente la probabilità aumenta con l’età sia per l’uso di farmaci che per l’invecchiamento di mucose e tessuti, ma è un dato sotto gli occhi di tutti come anche tra i giovani sia in allarmante aumento.

Infatti tra le cause di questa condizione c’è un’alimentazione sempre meno sana: cibi raffinati, preparati industriali, pasti veloci, aperitivi alcoolici. Non solo cibo però ma anche l’aumento di una vita più stressante, in ritmi e carico mentale, incide non poco sulla comparsa del reflusso nei giovani e anche nei giovanissimi.

Come curare il reflusso gastroesofageo in modo rapido ed efficace

Sicuramente per curare il reflusso rapidamente si dovrà rivolgersi velocemente al medico di base e non trascurare la sintomatologia.

Non fare da soli perché spesso si usano dei farmaci sbagliati ed altre volte farmaci giusti ma impropriamente. Importante è la dieta che va immediatamente corretta.

Vediamo insieme gli step da seguire.

Rimedi farmaceutici

Dopo una accurata visita medica sarà l’esame obiettivo del curante ad evidenziare la necessità di ulteriori indagini più approfondite come la visita gastroenterologica. Lo specialista valuterà la necessità dell’approfondimento diagnostico tramite gastroscopia ed eventualmente biopsia.

L’iter medico stabilirà anche la tipologia della cura e la durata della stessa.

I farmaci deputati al controllo del reflusso sono gli inibitori di pompa protonica che con il loro meccanismo contrastano il rilascio eccessivo di succhi gastrici da parte della mucosa. Si assumono al mattino quando lo stomaco è vuoto e la loro azione è duratura per 24 ore. Si inizia con dosi di attacco più alte per poi calare a circa metà della dose per un tempo variabile deciso dal medico sulla base dell’anamnesi del paziente.

Vengono poi associati dei magaldrati che “avvolgono” in una pellicola protettiva le mucose, costituendo una vera e propria barriera meccanica protettiva verso i succhi gastrici ed il rigurgito acido. Si assumono immediatamente dopo i pasti e prima di andare a dormire.

Altri anti acidi sono i sali di alluminio che tamponano l’acidità eccessiva dei succhi alzando il PH ad una soglia corretta.

Rimedi naturali

Tra i rimedi naturali che aiutano a contrastare la fastidiosa sintomatologia del reflusso, possiamo dare un posto d’onore al gel di aloe vera il quale protegge attivamente la mucosa gastrica. Un po’ come i magaldrati forma una pellicola protettiva per la mucosa ma in più, rispetto a loro, possiede inoltre un’azione cicatrizzante, rivelandosi un ottimo alleato nelle pirosi medio intense.

Molto utilizzati tisane e decotti, come quello a base di semi di finocchio. Il finocchio rilassa la muscolatura dello stomaco e diminuisce la presenza di aria, aiutando la digestione migliora il reflusso.

Un rimedio rapido molto usato è il bicarbonato disciolto in un bicchiere d’acqua, leniscono momentaneamente i sintomi, poiché tampona l’acidità, apportando un sollievo immediato.

Rimedi comportamentali e stile di vita

Adottare uno stile di vita sano è l’assunto insindacabile e da cui non possiamo prescindere quando vogliamo combattere qualsiasi disturbo o malattia. Vale anche nel caso di reflusso gastroesofageo.

Ricordare sempre di prendere la terapia prescritta dal medico senza variare orari e modalità di assunzione. Il rigore negli orari di somministrazione delle medicine è importantissimo.

Evitare di fare sforzi fisici intensi a stomaco pieno.

Attuare una moderata ma regolare attività fisica che aiuta ad abbassare la soglia nervosa e con essa a migliorare la motilità muscolare.

Non coricarsi subito dopo aver mangiato per non ostacolare la digestione.

Quando si va a dormire sarebbe raccomandabile sollevare la testa di circa 15-20 cm per sfavorire la risalita del cibo dallo stomaco con un semplice e meccanico rimedio: un cuscino in più sotto la testa. Ne avevamo parlato anche nel rigurgito dei bambini, la meccanica è la stessa.

Modificare la dieta

Una corretta alimentazione può ridurre significativamente la sintomatologia. Ci sono dei cibi da evitare sia nella fase acuta che nel mantenimento.

Vale per:

  • cibi grassi
  • insaccati
  • soffritti
  • agrumi
  • superalcolici
  • formaggi stagionati
  • mozzarella
  • brodo
  • cacao
  • tè e caffè
  • bibite gassate
  • pomodoro
  • menta
  • merendine.

Non fumare, fare attività fisica e mantenere un normopeso aiuta il fisico ad essere più reattivo.

Per mantenere il peso ottimale per il nostro fisico sicuramente prediligere cibi sani e leggeri e cotti tramite metodi di cottura salutari.

La masticazione deve essere lenta ed efficace, in modo da far arrivare il cibo nello stomaco già sufficientemente digerito dagli enzimi salivari, facilitando così il compito dei succhi gastrici che, dovendo processare un bolo alimentare più digerito, faranno meno fatica ad espletare il loro compito. Si diminuisce in questo modo la risalita del cibo nel canale digestivo verso la bocca.

Complicazioni

Il reflusso non va trascurato perché può peggiorare e complicarsi non poco. Il bruciore allo stomaco, che inizialmente può essere tenuto a bada con un antiacido, evolve in fitte retro-sternali molto dolorose.

L’acidità del materiale causa moltissimi danni su mucose che non sono nate per venire a contatto con un PH così basso, per questo compaiono afte e ulcerazioni nella bocca, vengono danneggiate le corde vocali e si perde progressivamente la voce.

Ulcere ed esofagiti, si verificano solo raramente nei giovani e più frequentemente nella terza e quarta età.

Stenosi: una delle condizioni cliniche più gravi in cui le pareti esofagee sostituite da tessuto fibroso diventando non distendibili, con conseguente restringimento del lume. Quindi, va da sé, che deve essere stabilita quanto prima una cura.

Consigliabile anche attuare la prevenzione, con controlli cadenzati, nel caso in cui ci sia famigliarità.

Intervento chirurgico

Esiste anche la possibilità di affidarsi alla chirurgia per curare il reflusso gastroesofageo.

I candidati a una chirurgia anti-reflusso devono essere correttamente selezionati e informati poiché la chirurgia è gravata da un tasso di effetti secondari e di re-interventi non trascurabile.

I principi della chirurgia sono: riduzione della giunzione gastroesofagea nella cavità addominale, chiusura dei pilastri del diaframma e creazione di una valvola anti-reflusso senza tensione. Un re-intervento è necessario nel 3-6% dei pazienti e la causa principale di insuccesso è la risalita della valvola nel torace, legata a una chiusura inadeguata dei pilastri o a un brachiesofago misconosciuto.

Prevenzione

Chi ha un genitore con reflusso gastroesofageo ha un’alta probabilità di svilupparlo a sua volta. Essere attenti ai primi sintomi identificativi della patologia è molto importante. Correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile l’insorgenza della patologia è caldamente suggerito. Evitare farmaci FANS quando non necessari, gli alcoolici e il fumo è altamente raccomandabile.

Al prossimo articolo,

Dott.ssa Marta Rovere

ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

Autore

  • Dott.ssa Marta Rovere

    Dopo gli studi classici ho conseguito la laurea in Farmacia alla Sapienza di Roma nel 2006. Abilitata alla professione nello stesso anno ho vestito i panni di farmacista al banco per 15 anni, esercitando con dedizione e continuando sempre a studiare e ad approfondire tutti gli aspetti del mio mestiere, che è sempre in continua evoluzione. Dalla medicina allopatica alla medicina omeopatica, dalla dermocosmesi alla veterinaria, negli anni ho trasferito la mia professione nel digitale per poter condividere le mie conoscenze sul web. Sono anche una SEO specialist certificata e scrivo per passione e, ad oggi, mestiere. Gestisco anche dei canali social e sono una creatrice di contenuti.

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