L’obesità si può curare?

L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo, stando a quanto afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Con il termine obesità ci riferiamo ad un aumento ponderale, una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, in genere a causa di un’alimentazione scorretta e di una vita sedentaria.

La sua natura è multifattoriale e sono in studio anche componenti genetiche che probabilmente influiscono sulla facilità di prendere peso e sulla difficoltà di perderlo. I geni di una persona possono influenzare la regolazione del peso insieme a fattori esterni o ambientali.

Questi possono includere:

• Sonno inadeguato
• Interferenti endocrini
• Alcuni farmaci.

I problemi di salute legati all’obesità sono molti e mettono in allarme il comparto sanitario.

Questo perché obesità e sovrappeso sono condizioni associate a morte prematura e ormai universalmente riconosciute come fattori di rischio per le principali malattie croniche. Se poi aggiungiamo anche che spesso si riscontra un’insorgenza in età precoce interessando bambini e adolescenti, esposti fin dall’età infantile a difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità ridotta, ma anche disturbi dell’apparato digerente e di carattere psicologico, si può comprendere la grandezza dell’allarme.

Inoltre, chi è obeso in età infantile lo è spesso anche da adulto aumentando così il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza all’infarto) e condizioni di alterato metabolismo, come il diabete di tipo 2 o l’ipercolesterolemia.

A cosa prestare attenzione: alimentazione e stile di vita

Alimentazione e attività fisica sono comportamenti fortemente influenzati dalle condizioni sociali, economiche e culturali. Contrariamente a quanto diffusamente si pensi, l’obesità non è un “problema dei ricchi”. O almeno, non solo: le fasce di popolazione più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico tendono infatti a consumare più carne, grassi e carboidrati, piuttosto che frutta e verdura, e a curare meno la propria immagine e il benessere fisico.

Il costo del “cibo sano” è spesso eccessivo e si finisce per dover scegliere cibi a costo accessibile il che spesso si traduce nel consumo massiccio di trash food.

Anche lo stress e la carenza di sonno aumentano il cortisolo, uno dei responsabili dell’aumento del glucosio nel sangue e dei conseguenti squilibri metabolici.

Come curare l’obesità

Solo un medico potrà, valutando analisi cliniche del paziente, patologie presenti, terapie farmacologiche in atto o pregresse, stabilire il livello di sovrappeso e decidere se il paziente in esame sia obeso.

Sempre e solo il medico deciderà, dati alla mano, se il paziente possa rientrare nel suo peso solo modificando il suo stile di vita: mangiare sano e bilanciato e condurre una vita meno sedentaria, o se necessiti di un approccio farmacologico.

Sono molti i farmaci utilizzati allo scopo di perdere peso. Nessuno di questi può essere assunto senza il controllo medico e un’attenta analisi della propria condizione fisica.

Date le complicazioni metaboliche, che spesso accompagnano il paziente obeso, l’approccio al suo recupero non può essere la casuale applicazione di un regime dietetico trovato su internet o frutto del passaparola, e l’assunzione casuale di integratori che, apparentemente innocui, possono invece danneggiarlo.

Molte farmacie fino al 31 Dicembre 2022 hanno aderito all’iniziativa “farmacia contro l’obesità” promossa da Novo Nordisk, produttore di un farmaco con obbligo di ricetta molto noto e molto costoso contro questa patologia, che ha messo a disposizione una piattaforma online con risorse utili e scientificamente attendibili. Si chiama Truthaboutweight.global.

Quando è necessario l’intervento chirurgico?

L’obesità è definita come un eccessivo accumulo di grasso corporeo in relazione alla massa magra, in termini sia di quantità assoluta, sia di distribuzione in punti precisi del corpo. Si utilizza l’indice di massa corporea, per valutare il grasso corporeo in eccesso, l’acronimo americano di questo indice è BMI e viene così calcolato:

BMI = peso (in kg) /quadrato dell’altezza (in metri)

Le classi di peso per gli adulti indicate dal BMI sono:

• • <18,5 sottopeso
  • 18,5 – 24,9 normopeso
  • 25 – 29,9 sovrappeso
  • >30 obesità.

Esistono naturalmente delle differenze legate al sesso: a parità di BMI le donne tendono ad avere più grasso corporeo rispetto agli uomini, così come gli anziani rispetto ai giovani.

Inoltre, chi ha un fisico sportivo potrà pesare di più proprio grazie alla massa muscolare molto sviluppata, ma non rientrare per questo nella categoria sovrappeso o obesità.

Per le persone sotto i 19 anni sono utilizzati per la classificazione dello stato ponderale le curve di crescita dell’Oms e i valori soglia raccomandati dall’International Obesity Task Force che tengono conto dell’età e del sesso.

Nelle persone con obesità molto grave (BMI > 40) o con complicanze potenzialmente rischiose è possibile intervenire chirurgicamente: gli interventi più comuni (la gastroplastica con bendaggio verticale e il bypass gastrico) riducono radicalmente il volume gastrico, con un calo ponderale sostenibile per diversi anni.

Prevenzione

Si può fare molto per prevenire sovrappeso e obesità.

Ecco alcune indicazioni:

Limitare il consumo di grassi e zuccheri, molto abbondanti soprattutto nei cibi confezionati e nei soft drink.

Aumentare il consumo di verdure, legumi, cereali integrali e, in generale cibi freschi, non processati.

Seguire una dieta variata, riducendo le porzioni, nel caso in cui si voglia perdere peso.

Limitare l’alcol, che oltre ad essere nocivo alla salute degli organi, è anche un’importante fonte di calorie, senza apportare nessun vantaggio nutrizionale.

Non ricorrere al cibo come genere di conforto, nel caso in cui ci si senta depressi o giù di corda.

Dare ai bambini un buon esempio in materia di alimentazione; i figli di genitori obesi tendono a loro volta ad avere problemi di peso.

Fare una regolare attività fisica:

gli adulti dovrebbero fare almeno 30 minuti/giorno per 5 volte/settimana di attività fisica aerobica di intensità moderata (camminare a passo veloce, andare in bicicletta, nuotare, ballare); i bambini almeno 60 minuti/giorno; nel caso in cui si desideri perdere peso, il livello di attività fisica dovrà essere gradualmente incrementato.

Concludo invitando sempre a rivolgersi al farmacista e al medico di base per avere un parere professionale ed essere indirizzati, laddove necessario, verso un percorso di cura sicuro ed efficace.

Alla prossima,

Dott.ssa Marta Rovere